Genere: Paranormal
Editore: Self-Publishing
Pagine: 296
Prezzo ebook: € 3,49
Uscita: luglio 2015
Sinossi:
Beatrice è una sedicenne grassottella e apparentemente insignificante, con una famiglia altrettanto scialba alle spalle. L’unica cosa che anima le sue giornate è la passione per i Rip n’Tear, gruppo heavy metal americano capitanato dall’affascinante e magnetico Johnny Lee Kerr. Quando la band arriva in Italia per un tour mondiale, Bea riesce a procurarsi il biglietto per il concerto della data di Torino e fa di tutto per incontrare il suo idolo nell’albergo che li ospita. Delusa e ferita per l’esito dell’incontro, Bea – che ha scoperto in sé doti paranormali che non pensava di possedere – architetta una spietata vendetta nei confronti di Johnny Lee. Risucchiato in un incubo da cui sembra impossibile sfuggire, il cantante dovrà affrontare eventi che lo condurranno sull’orlo della pazzia… o forse oltre.
Amando spassionatamente la serie di Lucia con protagonista RVH , so bene cosa sia capace di partorire la mente di questa deliziosa signora, sono abituata a vedere il protagonista dei suoi libri subire praticamente di tutto, ma in questo caso... per la povera rockstar Johnny non vedo neanche un lumicino di speranza in fondo a un tunnel più che oscuro! Credo di non aver compatito mai nessun protagonista come lui. Sì, avete capito bene, ho detto proprio COMPATITO!
Ma partiamo con ordine.
I presupposti sono questi: prendete una ragazzina infelice con una famiglia incapace di comprenderla, un gruppo rock con un frontman che la ragazzina idealizza e di cui è innamorata, shakerate il tutto e il cocktail è fatto! Peccato che il risultato non sia quello sperato.
Beatrice, nome evocativo, ma lei e la Beatrice dantesca hanno in comune solo il nome. Riesce a incontrare il suo mito nell’unica data italiana a Torino (città già di per sé con aspetti inquietanti. Fidatevi, sono nata lì), l’uomo al quale confida nelle pagine del suo diario ogni recondito pensiero. Ma Johnny, in fondo, è solo un uomo e per lui quella ragazzetta grassottella e brufolosa è solo una fan come tante, niente di più. Offesa, Bea metterà in atto una vendetta che neanche il miglior serial killer della storia avrebbe potuto partorire.
Non scendo nei particolari perché è parte del fascino del libro scoprire quali “deliziose” torture escogita la mente ormai ossessionata di Bea, e come Johnny scivoli lentamente, ma inesorabilmente, verso la pazzia, certo è che la ragazzina a un certo punto esagera (sì, decisamente!) ottenendo una reazione che non aveva previsto.
Come è nello stile di Lucia, non ci sono buoni tra i protagonisti, ognuno si trascina dietro il suo fardello e in questo caso sono riuscita a restare un’osservatrice esterna a tutta la vicenda. Niente empatia tra me e loro, tranne in un paio di occasioni in cui avrei preso quella stron…ta e l’avrei appesa per i piedi dandola in pasto al mio vampiro preferito, ops sto confondendo le storie… ma, Lucia, è colpa tua… mi stai facendo aspettare troppo!
Beatrice, quindi, è tutto meno che simpatica e Johnny finisce per diventare una vittima che ha un destino segnato che un po’ di pietà, solo un po’ in più, se la sarebbe meritata, in fondo non si è macchiato di nessun peccato, tranne che per una mente che si nutriva di propri viaggi mentali. È l’unica osservazione che posso fare (dettata sicuramente da un animo, il mio, troppo buono) a un libro perfetto, intrigante, appassionante, a tratti sconcertante, assolutamente da leggere.
Morale della storia? Mai, e dico mai, irritare una sedicenne che crede di essere innamorata e ha una mente particolarmente reattiva. Il potere della mente è ancora un vero mistero.