Genere: Erotico
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
Prezzo: € 2,99
Uscita: 29 Febbraio 2016
Sinossi:
Jackie è una ragazza dell'aristocrazia americana, disposta a tutto pur di salvare il padre e quel che resta del suo impero. Per questo non esita a prestarsi al gioco di un ricco e ambiguo finanziere, che vuole sperimentare molto in fatto di sesso. Jackie cede al suo ricatto e, pur non dimostrandoglielo, è incredibilmente eccitata dai loro incontri. E così si trasforma lentamente in una bambola nelle sue mani.
L'autrice:
Raffaella V. Poggi vive in Liguria, in un appartamento sui tetti davanti al mare, con il marito, due figlie, cinque computer e due gatte part-time della vicina. Studi classici, molti lavori e molte storie da raccontare. Uptown Girl è una delle tante. Il suo blog è www.velonero.com
La serie Taste of New Yorkè così composta:
1 - UPTOWN GIRL
1.5 - Un nuovo batticuore (raccconto free da leggere qui)
+ a seguire

1 - UPTOWN GIRL
1.5 - Un nuovo batticuore (raccconto free da leggere qui)
+ a seguire
Questa non sarà una recensione normale, no. Non sarà un elenco delle qualità e dei difetti dei protagonisti o una sfilza di complimenti sulla trama e sullo stile dell’autrice – o almeno non solo.
Questa sarà la pagina di un diario, il mio, quello di una lettrice a cui tremano le mani e il cuore al pensiero di comunicarvi l’uragano di emozioni che Uptown Girl le ha scatenato dentro.
Esistono molti tipi di romanzi, quelli che tolgono il respiro con azioni sincopate, quelli che si trascinano con un ritmo lento e inesorabile, quelli pretenziosi e quelli umili che nascondono perle di saggezza. Poi c’è una categoria distinta, la categoria dei romanzi che faranno parte del nostro personale bagaglio di esperienze ed emozioni, che ricorderemo con un sorriso amaro quando non li avremo più tra le mani e che saluteremo con un groppo di commozione alla gola ogni volta che scorreremo le pagine che hanno scavato nella nostra anima percorsi in cui si sono accumulati ricordi, sensazioni ed emozioni.
Quei libri sono un amuleto, un lasciapassare per nuove esperienze che saranno sempre inedite, anche all’ennesima rilettura, perché hanno un potere intrinseco: non ci rendono spettatori della storia, ce la fanno vivere.
E io ho vissuto tra le pagine di Uptown Girl, ho respirato l’aria di New York intossicata dai gas di scarico, dal lusso e dal degrado, ho gioito per la nascita di un sorriso riluttante, pianto per un dolore che non ha lasciato tregua. Sono morta. Sono rinata.
Angela, Jackie, Angela, Jackie, la lettrice e la protagonista confuse, unite, perse l’una nell’altra e concentrate nel vivere senza sentire, nel subire senza provare desiderio di rivalsa, nel bisogno di respirare senza sapere come fare. Una pagina dopo l’altra, mano nella mano abbiamo intrapreso un cammino che non è vita, ma una catabasi, una discesa verso un inferno che brucia l’anima, che uccide i ricordi, che annienta lo spirito, che sopprime ogni istinto di sopravvivenza e lascia vuoti, come gusci, come case senza muri e senza tetti esposte al tempo e ai tormenti.
Jackie soffre, Jackie muore ogni giorno, Jackie smette di sentire perché non ha più un cuore o forse ne ha uno troppo grande che batte per il mondo intero, ma non per se stessa. Jackie è una sorella, una figlia e un’amica ed è quella parte di me forte e insieme fragile che non conoscevo e ho scoperto con lei tra le pagine di un romanzo che mi ha devastata, sconvolta, innalzata a picchi di felicità estatica per poi schiantarmi in un oceano di sofferenza (non sempre in quest’ordine fortunatamente). L’immedesimazione è stata forte, così forte che ho pianto lacrime di desolazione, di umiliazione e disperazione. È stata forte al punto che ho odiato per poi amare in modo viscerale, senza limiti, senza se e senza ma, senza desideri di vendetta ma solo con la speranza di un conforto per un cuore malandato, abusato dalla vita, avvelenato dalla cattiveria di chi non ha valori ma solo interessi.
Raffaella V. Poggi, meglio conosciuta come Velonero, mi ha fatto un dono magnifico. Non parlo solo di un libro bellissimo e di una storia che ruba il fiato e il cuore: Raffaella mi ha regalato la possibilità di guardarmi dentro attraverso i sentimenti di Jackie e Walsh, di riconoscere quelle parti di me che probabilmente non si esprimeranno mai nel corso della mia vita, ma che ho sentito vibrare all’unisono con le esperienze dei due eroi di questa storia. Abnegazione, folle amore, lealtà, fedeltà ma anche rabbia, ferocia, cattiveria, crudeltà e ancora altro, molto altro, in un caleidoscopio di sentimenti che non si sono esauriti con il The End e che vorticano dentro di me e mi terranno compagnia per molto tempo, forse per sempre. Perché non dimenticherò mai la forza di Jacqueline Olson Van der Graaf o il desiderio di riscatto di Walsh. Non dimenticherò mai come l’amore possa distruggere, ma anche creare, forgiare, rendere diamante ciò che prima era solo una scheggia di vetro.
Sono dannatamente orgogliosa e grata di questo Made in Italy che urla qualità in ogni pagina e a cui non manca nulla per competere con i prodotti d’oltreoceano, sono orgogliosa di questa autrice umile e capace che merita di essere letta, seguita e acclamata.
Volete ancora sapere perché dovete leggere Uptwon Girl? Potrei darvi tanti motivi: per la trama sensazionale che vi lascerà con la mandibola sul pavimento e gli occhi fuori dalle orbite, per i personaggi indimenticabili che vi squarceranno il cuore per reclamare il posto che spetta loro di diritto, per la scrittura semplice e diretta di Raffaella e per il modo magistrale di gestire l’intreccio, di costruire la storia come un puzzle o forse una matrioska. Ma no, questi sono solo i motivi per cui attribuirò il meritatissimo voto massimo.
La ragione per cui dovete leggere Uptown girl, invece, è un’altra: questo romanzo vi mostrerà come sentire, superare i limiti e il passato, guardare al futuro. Vi mostrerà che si può essere morti anche respirando e che si può rinascere in nome di un fine più alto, che si può sacrificare tutto per amore e che la generosità, anche quando vi costringe in un labirinto di spine, vi ripagherà infinite volte tanto… vi renderà libere.